Al via BTO: due giorni dedicati al futuro del turismo

La 14esima edizione di BTO – Be Travel Onlife è partita oggi a Firenze, nella location della Stazione Leopolda.

Tra i temi caldi in programma, le opportunità offerte alle imprese del settore turismo dal metaverso, le declinazioni del nomadismo digitale, la nuova centralità della sostenibilità e del benessere mentale, le nuove forme del turismo e la valorizzazione delle destinazioni e del prodotto turistico attraverso l’enogastronomia.

L’evento di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, è stato organizzato a cura di Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.  Quest’anno è stata prevista l’opportunità di partecipare alla manifestazione sotto forma di avatar, accedendo in modalità cross-device da Pc, Smartphone e Visori VR attraverso un Qrcode/link che viene fornito dopo le presentazioni.

“Oggi cerchiamo di capire perché il metaturismo è un’evoluzione, più che una rivoluzione, e perché è un’opportunità, non un pericolo”, ha esordito Francesco Tapinassi, direttore scientifico, durante il panel di apertura della manifestazione.

Denso il programma di previsti: 100 eventi tra approfondimenti, workshop e speech futuristici per conoscere le nuove tendenze su tecnologia applicata al travel, destinazioni, professioni, modi di viaggiare.

La Stazione Leopolda, in pieno clima futuristico, ospita in questi due giorni una serie di spettacolari installazioni grazie alla creatività di La Jetée. Un colonnato “parlante” introduce i visitatori anticipando le aree tematiche della manifestazione grazie alla tecnologia della realtà aumentata, mentre all’interno è possibile fare “conoscenza virtuale” di alcuni tra i principali speaker semplicemente inquadrando il badge identificativo o le rispettive copie “fotografiche” riportate a grandezza naturale su un wall, accedendo così alla presentazione del panel attraverso la loro viva voce.

Interessante anche Meta-BTO realizzata da Carraro Lab, che crea un’integrazione tra eventi fisici e virtuali attraverso la creazione di un duplicato virtuale della Leopolda, con avatar e ambienti 3D che interagiscono con relatori e partecipanti presenti.

“Istituzioni, imprese, operatori sono in questi due giorni a Firenze per confrontarsi e discutere e portare le loro esperienze – spiega l’assessore al Turismo della Regione Toscana, Leonardo Marras – Siamo ospiti e beneficiari di questo momento globale  di riflessione da cui trarre il massimo profitto in termini di conoscenza, esperienza, ispirazioni e coerenza nelle scelte a cui siamo chiamati nei prossimi mesi”.

L’area tematica hospitality è coordinata da Nicola Zoppi,  mentre quella dedicata al Food&Wine da Roberta Milano. Nell’area destination, i contenuti sono curati da Emma Taveri, mentre quelli della Digital Strategy&Innovation sono stati selezionati e coordinati da Giulia Eremita e Rodolfo Baggio.


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La prima agenzia è stata inaugurata nel centro di Jumeirah ed è un luogo completamente riprogettato per vivere una vera e propria “esperienza”, uno spazio aperto e fluido in cui i clienti possono fare acquisti in un ambiente simile a una lounge; i clienti potranno anche immergersi letteralmente nei prodotti di Emirates tramite le tecnologie di realtà virtuale e aumentata.
“Emirates World stabilisce un nuovo standard per l’esperienza in agenzia di viaggio – afferma Adnan Kazim, chief commercial officer -.L’apertura di questo ultimo concept store rappresenta l’espressione della nostra visione di vendita al dettaglio per il futuro e segna il primo dei numerosi punti vendita che apriremo nei prossimi anni attraverso la nostra rete. Fa anche parte della nostra più ampia strategia di vendita al dettaglio per rendere l’esperienza in negozio più comoda, coinvolgente e personale. Impiegheremo un mix tra tecnologia all’avanguardia e servizio personalizzato one-to-one, offerto dai nostri consulenti di viaggio altamente competenti. Lo spazio aperto, accogliente e funzionale consentirà inoltre ai clienti di scoprire i nostri prodotti come i sedili Premium Economy, oltre a una miriade di altre esperienze elegantemente esposte”.

Fulcro dell’esperienza di “Emirates World” è proprio l’area dedicata ai posti in classe Premium Economy, dove i clienti possono rilassarsi, sdraiarsi e provare la poltrona. I clienti potranno anche sfogliare una selezione di merchandising e accessori da viaggio dell’Emirates Official Store. 
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La scelta dei tre resort proposti (i Futura Club Vila Baleira, sull’isola di Porto Santo, parte dell’arcipelago di Madeira; Albatros a Sharm el Sheikh e Brayka Resort, a Marsa Alam) è frutto di una strategia di posizionamento nelle rispettive destinazioni, che ha comportato importanti investimenti di portata pluriennale. Entrambe le strutture sul mar Rosso sono in particolare dei 5 stelle, che godono di una posizione molto scenografica e al contempo adatta anche ai bambini e ai nuotatori meno esperti. Per tutti e tre spicca inoltre la formula hard all inclusive, pensata per le esigenze del mercato italiano.

In risalto, oltre ai pacchetti volo-soggiorno nei club, anche le proposte vacanze combinate, ideali per dare la possibilità alla distribuzione di intercettare differenti tipologie di target, che si vanno a sommare a quello del villaggista puro. Tra questi, l’idea di viaggio che nell’arco temporale di una settimana mette insieme tre notti a Funchal, capoluogo dell’arcipelago, con la possibilità di esplorare l’isola di Madeira, e quattro notti a Porto Santo, nel club Vila Baleira. Per completare il prodotto egiziano, il to ripropone inoltre sia come offerta di singola vacanza, sia in abbinamento al soggiorno prettamente balneare, tre grandi classici quali cinque giorni dedicati interamente a Il Cairo, nonché le crociera Egitto classico e Nefertiti. Quest’ultima combina la capitale con alcune tappe in luoghi simbolo quali, per esempio, Luxor e Aswan.

Davvero ingenti poi le risorse dedicate ai collegamenti, mediante un piano trasporti di ampio respiro, con voli speciali da Milano Malpensa, Bergamo, Verona, Bologna, Roma Fiumicino e Napoli. “L’ottimo feedback registrato e le stesse richieste ricevute dal mercato ci hanno spinto ad ampliare l’offerta inserendo anche la possibilità di crociere ed estensioni a Il Cairo – spiega il direttore commerciale del to, Belinda Coccia -. In particolar modo, abbiamo già sperimentato con ottimi risultati la combinazione tra Porto Santo e Funchal nell’arcipelago di Madeira. Per il mar Rosso, le proposte speciali per Natale e Capodanno stanno andando molto bene, così come le partenze dei primi mesi del 2023. Il catalogo darà un ulteriore impulso alle vendite e rappresenterà un agile strumento di lavoro per la distribuzione”.

 
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[post_content] => Continua l’impegno di To Destinations verso la destinazione Comore. Questa volta il focus è sul trekking. L’arcipelago offre infatti numerosi sentieri che, seppur a tratti impegnativi, risultano alla portata di tutti e sono apprezzati sia da appassionati trekker, sia da semplici amanti delle passeggiate nella natura. Il to torinese, con il proprio partner Adore Comore Dmc, propone perciò a operatori e agenzie di viaggio una serie di itinerari che includono esperienze di trekking per assaporare appieno le meraviglie della natura incontaminata di queste isole considerate da molti come le Hawaii dell’oceano Indiano.

“Ciascuna con la sua particolarità, ogni isola ha percorsi ben segnati che regalano scenari mozzafiato su picchi vulcanici, la foresta pluviale e l’immenso oceano tutt’intorno”, spiega Roberto Cagnasso, general manager di To Destinations -. Portiamo sul mercato italiano delle proposte viaggio nuove e originali per permettere anche ai nostri clienti di fare un’esperienza unica e indimenticabile in questo arcipelago paradisiaco e ancora poco conosciuto dal turismo di massa”.

La nuova programmazione 2023 include quindi i tour Trekking Expedition Karthala (sei giorni) e Trekking Grande Comore (nella doppia versione di otto e dieci giorni). Punta di diamante nei due itinerari è certamente la scalata del monte Karthala: un vulcano attivo di 2.361 metri che domina sull’isola di Grande Comore, ma non di minore interesse e coinvolgimento sono i tratti percorsi nella foresta pluviale che ospita animali in via d’estinzione come i lemuri e i pipistrelli giganti di Livingstone. Le sorprese non finiscono qui, perché seppur con un’andatura più rilassata, i viaggiatori potranno anche continuare con interessanti passeggiate tra gli antichi vicoli fatti di pietra araba della capitale Moroni e naturalmente concedersi un meritato relax sulle bianche spiagge dell’isola di Moheli.
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«Il ciclismo non è solo uno sport che fa bene alla salute e dà un importante senso alla vita di ognuno, ma ci permette anche di andare alla scoperta di città e della natura, e quindi è a sua volta un importante volano turistico – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – una collaborazione preziosa fra il Comune della Spezia, il Museo del Ciclismo e la SL Academy Gianni Bugno è nata grazie al connubio fra turismo e ciclismo: sono sicuro che il turismo sportivo e in particolare ciclistico potranno trovare in La Spezia una meta privilegiata rispetto alle altre».

«Il cicloturismo è uno di quei settori ai quali vogliamo rivolgerci perché il nostro territorio può accogliere 365 giorni l’anno gli appassionati di questo sport – aggiunge l’Assessore al Turismo Maria Grazia Frijia – Spesso abbiamo affrontato, con le associazioni di categoria, il tema di come attrarre questa tipologia di turismo e l’iniziativa di oggi rappresenta un tassello che si aggiunge alle attività che, come Amministrazione Comunale, stiamo sviluppando tra le quali più in generale l’outdoor con sentieri e percorsi per chi vuole trascorrere una vacanza all’aria aperta».

Tra le nuove mete proposte da SL Academy, tour operator specializzato in vacanze attive e in viaggi per gli appassionati di ciclismo, benessere e salute, ci sarà anche La Spezia che già a gennaio vedrà l’arrivo del primo gruppo di turisti.

I turisti avranno l’occasione di essere accompagnati da Gianni Bugno in questa esperienza in sella dove non mancheranno occasioni per vivere la città e la sua offerta turistica.

 

 
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[post_content] => Lab Travel Group, operatore della distribuzione turistica che si avvale della collaborazione di oltre 150 agenti di viaggio sul territorio nazionale,  aderisce Museo del Turismo realizzando una sala dedicata alla storia delle compagnie aeree nella propria filiale di Torino, in via del Carmine.

Il Museo del Turismo è un’iniziativa senza scopo di lucro ideata dallo spagnolo Alberto Bosque Coello che ha l’intento di promuovere la storia del turismo in tutto il mondo. L’Italia fa parte dei 7 paesi che ospitano le quasi 100 sale tematiche ricche di oggetti, tra cui dépliant, gadget, cartoline, timbri, biglietti e souvenir raccolti dai privati nei loro viaggi.

 



La nuova sala, la numero 73, è aperta al pubblico su prenotazione ed è stata allestita con cura e attenzione da Rita La Torre e Paolo Destefanis, agenti di viaggio Lab Travel Group e testimoni diretti della rivoluzione generata da internet nel settore del trasporto aereo, culminata con l’avvento di nuovi sistemi automatizzati per la distribuzione e il calcolo delle tariffe e il successo del modello low-cost.

Il risultato è un percorso dedicato ai nostalgici dei viaggi d’antan, ma anche ai più giovani appassionati di turismo tra cimeli, memorabilia, aneddoti e oggetti vintage dal fascino senza tempo, come l’apribottiglie in omaggio ai passeggeri del Concorde che volava tra Parigi e New York negli anni ’80, caratterizzato da una forma stilizzata ispirata al profilo dello stesso Concorde e della Tour Eiffel. E ancora, le copie dei menù in First Class di Pan Am, i modellini degli aeromobili del passato, borsette portadocumenti e kit da viaggio. Da segnalare anche la sezione dedicata ai libretti degli orari, semplicemente inimmaginabili per i nativi digitali, che comprende anche una rara testimonianza dell’orario ufficiale di tutte le compagnie del mondo, raggruppato in due libroni, aggiornati e spediti alle agenzie di viaggio ogni 3 mesi.

Tra i percorsi tematici più curiosi, una menzione speciale va sicuramente a quello incentrato sulla storia della biglietteria. All’interno della sala si possono trovare biglietti di ogni tipo e i manuali delle diverse compagnie per il calcolo delle tariffe in base alle miglia. Prima degli anni ’80, un agente di viaggio esperto impiegava circa quindici minuti per calcolare la tariffa di un volo diretto Milano – New York, ma poteva volerci fino a un’ora di tempo per le tratte più complesse comprensive di uno o più scali. Una volta calcolato l’importo e verificata la disponibilità, il biglietto veniva emesso con macchine speciali, che le agenzie abilitate ricevevano direttamente dalla IATA (Associazione Internazionale del Trasporto Aereo) per poi essere etichettato con una targhettatrice che apponeva su di esso il marchio dell’agenzia e il logo della compagnia aerea, rendendolo valido per l’imbarco. Con l’avvento dei primi automatismi basati sui GDS (Global Distribution System), negli anni ’80 il modo di emettere i biglietti cambia completamente: la mostra ripercorre questa evoluzione arrivando fino agli “E-ticket” di oggi.

Paolo Destefanis, agente di viaggio Lab Travel Group e curatore della Sala, dichiara: “Questa sala è il risultato di un grande lavoro di recupero della memoria storica e offre una retrospettiva completa sull’evoluzione delle compagnie aeree e, conseguentemente, del lavoro degli agenti di viaggio nel corso del Novecento. Molti degli oggetti esposti sono ricordi personali dei colleghi di Lab Travel Group, ma ci siamo avvalsi anche della collaborazione di altri agenti di viaggio e di ex dipendenti delle stesse compagnie, che hanno aperto i loro archivi per noi (un ringraziamento particolare va in questo senso al signor Mimmo Cristofaro, titolare dell’agenzia Contur Srl) e di affezionati e storici clienti, che hanno voluto condividere i loro ricordi di viaggio. In linea con la filosofia che anima il Museo del Turismo, intendiamo tener vivo il passato di una professione profondamente cambiata in seguito all’evoluzione tecnologica, affinché tanto gli appassionati, quanto gli addetti ai lavori di oggi possano comprendere l’impegno e il valore che da sempre caratterizza il mestiere dell’agente di viaggio”.

Per visitare la sala è sufficiente fissare un appuntamento presso la filiale di Lab Travel Group di via del Carmine 28 a Torino.

www.themuseumoftourism.org

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[post_content] => L’Oman e la regione del Dhofar saranno più facilmente raggiungibili dall’Italia, grazie ad una maggiore capacità voli. Dal 7 dicembre prossimo, in particolare, decolleranno i nuovi voli Air Arabia: da Milano Bergamo verso Sharjah, 4 volte a settimana (martedì, mercoledì, venerdì, domenica), da Sharjah a Muscat, 2 volte a settimana (martedì, venerdì) della durata di un’ora; e uno diretto da Sharjah a Salalah due volte a settimana (martedì e venerdì), della durata di 1h45.
 
Neos, attualmente opera un volo di domenica, con partenza da Milano Malpensa (e scalo a Roma Fiumicino), e, a partire dal 25 dicembre, aggiunge un volo da Verona con destinazione Salalah. Fra i collegamenti esistenti su Salalah, c’è anche Qatar Airways che opera con scalo a Doha e la compagnia di bandiera Oman Air, con scalo a Muscat, per procedere con un viaggio interno con destinazione Salalah. Tutti i voli citati, come pure Oman Air, fanno base all’aeroporto internazionale di Salalah che dista pochi km dal centro città ed è il secondo scalo per traffico passeggeri del Sultanato dell’Oman. 
 
Salalah è la terza città più grande del Sultanato nel Dhofar, conosciuta per il mito della Via dell’Incenso, per la sua vegetazione tropicale e i panorami mozzafiato. Affacciata sull’oceano Indiano, la regione gode di clima tropicale lungo la costa ed è coperta per buona parte dalla vasta area del deserto Rub Al Khali. Terra di forti contrasti e dal fascino leggendario; prima fra tutte la Via dell’Incenso, crocevia di popoli, conosciuta già da Marco Polo e località amata dai turisti, dichiarata anche Patrimonio Unesco.  È un mix di cultura e paesaggi naturali, il Dhofar: si passa dalla storica Mosque Sultan Qaboos, la più grande di tutta la regione, alle splendide cascate presenti sul territorio grazie al fenomeno estivo del khareef, fino ad arrivare alla spiaggia Al Mughsayl Beach.
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[post_content] => “Certo, c’è da considerare la stagionalità, perché il Giappone è una delle prime destinazioni a partire a primavera e naturalmente manca ancora gran parte dell’estate, ma a oggi il Paese del Sol levante vale poco meno di un terzo del fatturato complessivo del nostro consorzio”. Michele Serra l’aveva già detto in occasione dell’ultima fiera di Rimini che il Giappone sarebbe stata la meta del 2023. Ora però sono le cifre a parlare e a confermare quanto il presidente di Quality Group aveva affermato ormai più di un mese fa: “E’ stata dura, ma ora ci prepariamo a riprenderci con gli interessi quanto abbiamo investito nel 2022 per far ripartire questa meta”.

In effetti il percorso non è stato affatto facile: “Io sono tornato in Giappone con un visto di lavoro ad aprile, quando ancora non si poteva entrare nel Paese per turismo  Ed è stata un’esperienza incredibile – racconta sempre Serra, in occasione della presentazione del prodotto Tokyo d’inverno targato Mistral -. Una volta riaperti i confini, i paletti messi dal governo locale sono però diventati ostacoli quasi impossibili da sormontare. Si poteva viaggiare solamente in gruppo con una guida locale presente 24 ore su 24. Inoltre occorreva il visto, cosa che fino al 2019 non era richiesto. E nelle rappresentanze diplomatiche giapponesi in Italia non c’era personale dedicato; quindi le procedure si sono subito rivelate lunghe e farraginose. Risultato: quando abbiamo fatto partire il nostro primo gruppo lo scorso luglio, unici in Europa, i nostri corrispondenti locali erano talmente stupiti da chiederci come avessimo fatto. In molti, prima di noi, avevano rinunciato”.

Tante e tali complicazioni non potevano inoltre che ricadere sul lato costi. “Ma ci siamo detti che l’importante, in fondo, era rimettere la macchina in moto – prosegue Serra – Ci siamo quindi sobbarcati noi le maggiori spese e tutti i viaggi verso il Giappone sono stati gestiti in perdita fino al mese di ottobre, quando finalmente la riapertura è diventata completa. Ora ci aspettiamo un 2023 in grado di superare di gran lunga i nostri record di fatturato sulla destinazione. Il tutto con marginalità ottime. E il Giappone, ricordo, per noi è stata a lungo la prima meta in termini di ricavi, superando persino gli Stati Uniti, a cui è dedicato un tour operator ad hoc del consorzio”.

Ciò detto, le sfide non mancheranno neppure l’anno prossimo. “A partire dai voli, che invece mancano – conclude Serra -. C’è più domanda rispetto alla disponibilità. E poi i prezzi sono altissimi. Tanto che al momento noi lavoriamo quasi esclusivamente con le compagnie emiratine e con la All Nippon Airways via Francoforte. Inoltre c’è la questione risorse umane in loco. I giapponesi non hanno infatti la cassa integrazione, ma le istituzioni durante la pandemia hanno comunque provveduto a pagare loro gli stipendi, impiegandoli in altre attività. Il problema è che un buon numero di persone che lavorava nel turismo non è ancora tornato alle proprie professioni originarie. Tocca perciò a noi svolgere una parte consistente dei compiti che una volta erano di loro competenza. Con uno sforzo che non credo sia difficile immaginare…”.
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[post_content] => Mistral scommette su Tokyo d’Inverno: itinerario su base individuale con visite di gruppo in esclusiva. La proposta permette ai visitatori di scoprire la città con un volto insolito, pennellata di rosso e di ruggine, della fine del foliage, o del bianco della neve, illuminata dal cielo terso. “Un’occasione tra l’altro per visitare il Giappone in un momento in cui i costi sono più bassi, rispetto all’alta stagione – racconta il product manager, Gabriele Bassi -. Ma anche un’opportunità per i repeaters che desiderano visitare la capitale sotto una luce differente”. I visitatori potranno tra le altre cose raggiungere il parco delle Scimmie delle Nevi, uno tra i più suggestivi del Paese, raggiungibile comodamente in treno, per osservare le scimmie selvatiche che nei mesi freddi si rifugiano nel caldo delle acque termali.

“Siamo stati il primo operatore italiano a far partire gruppi di turisti per il Sol levante a luglio – sottolinea Bassi -. Le richieste nel corso dell’estate sono state molto elevate, tanto che siamo riusciti a confermare fino a cinque partenze settimanali, con numeri di partecipanti consistenti. Da settembre sono via via diminuite le restrizioni e di pari passo sono incrementate le prenotazioni. Un trend che mantiene un segno positivo anche per il 2023. Tutto ciò ci ha spinti a investire fortemente sulla destinazione; ci siamo così assunti il rischio di acquisire migliaia di posti volo in allotment, per riuscire a contenere i costi dei voli e a offrire per tutto l’anno proposte di viaggio molto competitive”.

Anche lato programmazione Mistral Tour ha mantenuto quindi la propria offerta, ripristinando le durate degli itinerari come nel 2019 e rendendo il viaggio più fluido, con tempi dilatati e ottimizzati, senza variazioni di prezzo, grazie soprattutto agli accordi firmati con i partner in loco. “La nostra programmazione si presenta con una struttura capillare, forte anche di un ufficio Quality permanente a Tokyo, in grado di assistere i viaggiatori per ogni loro esigenza – conclude Bassi -. Si tratta di un prodotto solido, consolidato e rinnovato, che non si fonda su tariffe dinamiche ma garantisce stabilità di tariffe che a oggi risultano addirittura inferiori a quelle del 2019”.

Nel dettaglio, la sezione viaggi di gruppo di Mistral riconferma dunque cinque itinerari di varia lunghezza, rinnovati per incontrare le esigenze dei clienti. Tra questi, Alla scoperta del Giappone si presenta quest’anno con delle varianti stagionali, per consentire di valorizzare il territorio in base al periodo dell’anno in cui lo si visita. Panorama Giapponese è invece un tour di 14 giorni, il più lungo e completo della programmazione. Include un itinerario comune a tutto il gruppo della durata di dieci giorni, a cui seguono tre possibili varianti: Koyasan, fede e natura; Naoshima, l’isola dell’arte; Nagasaki, la porta del Giappone. Anche lato viaggi individuali, Mistral conferma infine un ricco ventaglio di proposte, circa 20 preconfezionate, sia con assistenza privata sia in libertà.

 
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I club oltre confine sono infatti destinati a essere oggetto di un’importanza sempre maggiore, anche nell’ottica di affiancare all’offerta mare Italia una programmazione  complementare.rnrnLa scelta dei tre resort proposti (i Futura Club Vila Baleira, sull’isola di Porto Santo, parte dell’arcipelago di Madeira; Albatros a Sharm el Sheikh e Brayka Resort, a Marsa Alam) è frutto di una strategia di posizionamento nelle rispettive destinazioni, che ha comportato importanti investimenti di portata pluriennale. Entrambe le strutture sul mar Rosso sono in particolare dei 5 stelle, che godono di una posizione molto scenografica e al contempo adatta anche ai bambini e ai nuotatori meno esperti. 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Michele Serra l’aveva già detto in occasione dell’ultima fiera di Rimini che il Giappone sarebbe stata la meta del 2023. Ora però sono le cifre a parlare e a confermare quanto il presidente di Quality Group aveva affermato ormai più di un mese fa: “E’ stata dura, ma ora ci prepariamo a riprenderci con gli interessi quanto abbiamo investito nel 2022 per far ripartire questa meta”.rnrnIn effetti il percorso non è stato affatto facile: “Io sono tornato in Giappone con un visto di lavoro ad aprile, quando ancora non si poteva entrare nel Paese per turismo  Ed è stata un’esperienza incredibile – racconta sempre Serra, in occasione della presentazione del prodotto Tokyo d’inverno targato Mistral -. Una volta riaperti i confini, i paletti messi dal governo locale sono però diventati ostacoli quasi impossibili da sormontare. Si poteva viaggiare solamente in gruppo con una guida locale presente 24 ore su 24. Inoltre occorreva il visto, cosa che fino al 2019 non era richiesto. 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Ma anche un’opportunità per i repeaters che desiderano visitare la capitale sotto una luce differente”. I visitatori potranno tra le altre cose raggiungere il parco delle Scimmie delle Nevi, uno tra i più suggestivi del Paese, raggiungibile comodamente in treno, per osservare le scimmie selvatiche che nei mesi freddi si rifugiano nel caldo delle acque termali.rnrn”Siamo stati il primo operatore italiano a far partire gruppi di turisti per il Sol levante a luglio – sottolinea Bassi -. Le richieste nel corso dell’estate sono state molto elevate, tanto che siamo riusciti a confermare fino a cinque partenze settimanali, con numeri di partecipanti consistenti. Da settembre sono via via diminuite le restrizioni e di pari passo sono incrementate le prenotazioni. Un trend che mantiene un segno positivo anche per il 2023. 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Al via BTO: due giorni dedicati al futuro del turismo